venerdì 6 giugno 2008

Tina Modotti


Tina Modotti, di P. Cossi (Ed. Biblioteca dell'immagine)
Personaggio poliedrico, immerso in grandi passioni, Tina Modotti ha seguito nella sua movimentata vita la stella della libertà, innamorata dell’arte e dell’esistenza. Emigrante, operaia, attrice e fotografa. Attivista del movimento comunista internazionale, antifascista, esule e garibaldina di Spagna. Ha conosciuto e incontrato Robert Capa e Gerda Taro, Antonio Machado, Dolores Ibarruri, Rafael Alberti, Malraux, Norman Bethune, Hemingway e Pablo Neruda.Friulana di origine, nata a Udine nel 1896, emigra con la famiglia negli Stati Uniti dove si interessa di musica e di poesia, dipingendo e incontrando intellettuali liberal. Nel 1920 è a Hollywood per interpretare The Tiger's Coat di Roy Clement. Poi in Messico, la politica e la fotografia. La vita, gli amori e gli slanci di Tina Modotti sono indagati da questa bella biografia a fumetti in cui il giovane Paolo Cossi, promettente matita friulana, mette a fuoco la fascinosa Tina.Cossi possiede una scrittura fumettisticamente accattivante, dove si alternano diverse tecniche narrative e dove il gradevole tratto, sempre in bilico tra realismo e deformazione umoristica, ben si accompagna alla narrazione. Qua e là si scopre la suggestione che l’arte fotografica praticata da Tina ha su Cossi: Tina Modotti ha utilizzato la fotografica come strumento di indagine e di denuncia sociale, Paolo Cossi usa il fumetto come strumento di indagine nella memoria del Novecento, indagine che ci fa incontrare il grande fotografo Edwar Weston, la pittrice Frida Kahlo e mille altri personaggi che hanno incrociato la loro strada con quella di Tina. Fra i grandi che si appassionarono alla figura della Modotti troviamo anche Pablo Neruda, che offrì i suoi versi per la tomba di Tina: "...sul gioiello del tuo corpo addormentato ancora protende la penna e l'anima insanguinata come se tu potessi, sorella, risollevarti e sorridere sopra il fango". Una gradevolissima biografia a fumetti.Per la biografia della “rivoluzionaria” Modotti in quarta di copertina si resuscita uno slogan di qualche decennio fa: "Né santa, né puttana solo donna"; una donna che ha lasciato un’impronta profonda e che questo biografia a fumetti aiuta a ricordare.

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